Cosa sconvolge l’odissea di quelli che rivivono spesso le stesse situazioni e come si comportano quelli che aggiungono un po’ di pepe alle loro sfide più grandi?
Un poeta greco contemporaneo ha condensato l’intera Odissea in un solo verso.
“Itaca, ultima sirena”.
Mi pare un modo poetico per tenere a mente che quando si ritorna al punto di partenza non è la fine di tutte le avventure. E’ solo la fine di un ciclo.
Non a caso una volta tornato sulla sua isola, Ulisse deve fare i conti con sfide più intime. Questo vuol dire che, come da copione, dovrà iniziare un nuovo ciclo.
Iniziare un nuovo ciclo non è una passeggiata. Di solito spaventa perché sappiamo che potrebbe rimettere in discussione molte cose che ormai diamo per scontate. Per questo motivo l’idea di affrontare una nuova sfida fa paura e perciò è molto diffusa la tendenza a sottrarsi ad un vero cambiamento.
Eppure se pensiamo al ciclo delle stagioni non siamo altrettanto spaventati. Non siamo sorpresi quando l’estate è agli sgoccioli. Conosciamo già le regole del gioco. In effetti viviamo cicli di varia natura tanto nel lavoro che nelle relazioni con gli altri e/o nella gestione delle nostre finanze.
Altra attenzione meritano i cerchi.
Sono simili ai cicli e ai circoli virtuosi, ma non uguali.
A questo proposito una volta ho sentito la storia di un pesce che nuotava all’indietro.
Ogni volta che sbatteva contro un ostacolo girava verso destra. Finché un giorno si accorse che girava in tondo. Da allora decise di nuotare andando in avanti. Così fece. Ben presto, però, dovette affrontare un nuovo ostacolo. A quel punto, ogni volta che affrontava un ostacolo voltava a sinistra.
Anche in questo caso, dopo un po’ di quei cerchi familiari, si rese conto che stava girando in tondo. Si fermò e pensò a come poter cambiare lo stato delle cose. Poi, quando un giorno si presentò un nuovo ostacolo raccolse le sue migliori energie e lo affrontò con un livello superiore di consapevolezza grazie alle esperienze precedenti.
Questa storia mi ha ricordato un paio di cose.
La prima è che mi sono trovato più di una volta nella situazione del pesce che girava in tondo. Non era divertente. La seconda è che per uscirne ho usato un processo semplice e profondo. Ed è lo stesso che negli scorsi nove anni ha aiutato i miei clienti a superare le loro sfide. Nel frattempo alcuni miei studenti lo hanno condiviso con i loro clienti ottenendo enormi risultati aiutandoli a superare i loro blocchi. Si chiama ‘Plus Process’.
Lo scopo di questo processo non è di aggiungere “qualcosa in più”, ma di aiutare le persone a liberarsi di “quel di più” che le blocca. E’ un sistema che facilita il superamento di sfide personali e professionali e aiuta a sbloccare le situazioni stagnanti dei clienti.
Una cosa interessante è che ciò che nel breve termine sembra un cerchio in realtà può essere una spirale. Infatti, se ci pensi una spirale è un cerchio che va da qualche parte. Una spirale compie un movimento a 360 gradi, ma in più compie una progressione in un’altra dimensione. Infatti, se togli la dimensione della profondità, la spirale sembra un cerchio. Quindi, anche se non ci accorgiamo di vivere in una ‘spirale di apprendimenti’ è esattamente ciò che succede quando ci ritroviamo bloccati in una situazione che pensavamo di aver già superato.
La crescita è una questione di profondità
In parole semplici è proprio l’aggiunta della dimensione della profondità che implica la possibilità di crescita e di sviluppo. Questo per dire che cerchi e cicli sembrano uguali, ma non lo sono. Basta pensare ai milioni di cicli stagionali che ha attraversato il nostro pianeta. La scorsa primavera assomiglia alla precedente, ma molto lentamente l’evoluzione ha introdotto dei cambiamenti nelle stagioni, rendendo abbastanza diversa la primavera di quest’anno da quella di 50 milioni di anni fa.
Tornando a noi si può dire che ad un certo punto siamo in grado di affrontare una trasformazione che assomiglia molto ad altre sfide che abbiamo già incontrato nel passato. Solo che questa volta, oltre ad un senso di esasperazione, è più facile affrontare la sfida perché oggi sappiamo cose che in passato ignoravamo. Quindi siamo completamente pronti a liberarci da vecchie zavorre e a rimuovere ogni blocco.
C’è poi un’altra cosa che mi ha fatto tornare in mente la storia del pesce che girava in tondo. Tre anni fa mi ero ripromesso che prima o poi avrei voluto offrire in regalo una versione accelerata e completa dei 12 passi del ‘Plus Process’. Negli scorsi anni non è stato possibile, ma in questi ultimi mesi mi sono reso conto che questo è il momento migliore per condividere questo approccio. La ragione è sotto gli occhi di tutti. A partire dal mondo del lavoro.
Cosa sta succedendo oggi nel mondo?
In Italia chiudono due imprese ogni ora. Quest’anno la media dei fallimenti registrati è cresciuta del 14% rispetto all’anno precedente. Nel 2012 era cresciuta del 54% rispetto al 2009. Dall’inizio della crisi ad oggi il trend è in costante aumento.
La lunga fase che precede la chiusura e/o il fallimento che attraversano persone o organizzazioni è una fase estenuante in cui le persone o le aziende sono bloccate ed evitano di fare ciò che è ancora sotto il loro dominio. Evitano ciò che conta davvero. Quindi una lunga fase di blocco precede il fallimento. Ma il fatto che preceda il fallimento non vuol dire che lo annunci. E’ la fase necessaria a scatenare risultati esponenziali. Ed è il momento in cui prendere l’iniziativa.
Questo è il momento di prendere il coraggio a due mani.
Negli scorsi anni la mia missione è stata di 1) aiutare individui ed organizzazioni a rimuovere i blocchi alla loro crescita e 2) rendere facile la messa a fuoco sui risultati con l’impatto maggiore.
Oggi la mia missione è arricchita dal desiderio di condividere questo strumento con il maggior numero di persone pronte a superare i propri blocchi. E i risultati che creano le 12 domande del Plus Process mi incoraggiano a portare avanti questa missione.
Il Plus Process è uno strumento semplice e profondo per sbloccare cicli ripetitivi e per smettere di sottrarsi alla propria crescita.
Vuoi smettere di sottrarti a..
Vuoi smettere di sottrarti a progetti sfidanti, attività cruciali e compiti significativi?
La sensazione e/o l’esperienza di restare bloccati è universale.
Viene fuori nelle cose che evitiamo. Nei progetti che non vengono completati, nei compiti lasciati a metà, nei sogni che non vedono la luce. La capacità di sbloccare se stessi è essenziale per superare brillantemente questo momento storico di crisi – nel lavoro e nella vita. Il “Plus Process” è un approccio sicuro per sbloccare anche gli altri (amici, parenti, clienti, dipendenti, partner, etc.).
Per chi è questo incontro?
In passato era rivolto solo ad imprenditori, liberi professionisti, coach e consulenti che volevano imparare il Plus Process. Dopo i mini workshop della scorsa estate in cui ho presentato “Come pensano le donne felici”, ho iniziato a condividere questo stesso processo anche con chi è bloccato in una fase della propria vita ed evita attività cruciali, progetti sfidanti o compiti significativi.
E’ rivolto anche a chi vuole comprendere i passi per sbloccare i propri clienti. Quindi, se vuoi vedere veri progressi nel tuo lavoro o nel lavoro dei tuoi clienti, questo appuntamento è per te.
Cos’è un blocco?
Un blocco si presenta come una tendenza ad evitare e rimandare qualcosa. Mortifica la fiducia in se stessi e dà la sensazione che le cose non si possono cambiare o che non si può prendere l’iniziativa. Quando ti blocchi, non ottieni quello che vuoi dalla tua vita.
Quando sei bloccato, non stai ricevendo quello che vuoi, le frustrazioni sono più frequenti e ti senti impacciato o addirittura senza speranza.
Hai un progetto, ma non riesci a portarlo fino in fondo. T’impegni per una trasformazione, ma non si muove una foglia. Vuoi mettere le mani in pasta, ma anche l’obiettivo più entusiasmante resta fermo al palo. Cerchi un punto di equilibrio, ma sfugge; e anche quando hai successo spesso non ti gratifica fino in fondo.
Perché queste esperienze sono così comuni?
Succede perché ci attacchiamo a convinzioni limitanti e spaventose. E dal momento in cui ci crediamo, sono quelle stesse convinzioni a governare il nostro modo di sentire ed agire. Sono le convinzioni a sabotare grandi progetti e a minare le intenzioni più nobili. Che ci piacciano o meno le convinzioni plasmano le nostre vite.
C’è un modo per trasformare le convinzioni limitanti in azioni che vanno fino in fondo e lasciano esprimere il potenziale più completo?
La risposta è sì. E il modo per farlo è esplorare ed esaminare le proprie convinzioni finché non le vedi letteralmente collassare sotto il tuo sguardo. Questo è lo scopo del Plus Process.
Questo workshop non punta ad aggiungere “qualcosa in più” a quel che già fai, ma a liberarti dal “quel di più” che ti blocca. Il Plus Process facilita il superamento di sfide importanti e ti aiuta a sbloccare le situazioni stagnanti dei tuoi clienti.
Cosa puoi aspettarti dal Plus Process?
- Diventerà più chiaro quello che stai evitando e saprai superare le tue convinzioni limitanti.
- Vedrai risultati dirompenti in più aree della tua vita, nel lavoro, nella relazione con gli altri, con i soldi, con il benessere, etc.
- Potrai alleggerire le cose nella tua vita perché saprai sperimentare più gioia di vivere, gratitudine, sicurezza e coraggio.
- Avrai più senso dell’umorismo nella vita e prenderai meno sul serio te stesso.
E’ un incontro gratuito aperto al pubblico.
Bene, fin qui è chiaro che ho deciso di condividere l’intero processo in un incontro gratuito aperto al pubblico.
Non sono solo convinto che queste conoscenze debbano essere condivise, credo soprattutto che in questo momento storico di recessione c’è un urgente bisogno che ciascuno metta a disposizione l’esperienza, le capacità o gli strumenti in grado di aiutare gli altri a sbloccare la fase di crisi attuale.
Ma c’è una sfida nella sfida.
Ecco la sfida nella sfida. Infatti, non si tratta solo di condividere qualcosa di valore con gli altri, ma di creare qualcosa di valore insieme agli altri. Questo vuol dire che la mia volontà di aiutare chi sperimenta un blocco personale o professionale deve fare i conti con la disponibilità e il coinvolgimento da parte di un buon numero di partners.
In effetti potrei organizzare autonomamente un incontro, ma non più di uno. L’estate scorsa ho usato il mio tempo libero per organizzare una mezza dozzina d’incontri gratuiti. Ma in questo momento non posso farlo da solo. Inoltre, voglio condividere questo approccio con il maggior numero di persone.
In questa sfida ho bisogno dell’aiuto di molti partners. L’obiettivo è di organizzare almeno 5 incontri (entro il 31 gennaio 2015).
Dettagli per chi vuole organizzare uno o più incontri.
Ecco alcuni dettagli utili per prendere di petto questa fase di crisi. Sono poche linee guide per organizzare questi incontri rivolti a chi vuole portare a termine progetti sfidanti o chi vuole mettere a fuoco attività cruciali senza lasciare a metà lo svolgimento di compiti significativi.
- Il workshop si attiva solo con un numero minimo di almeno 50 partecipanti.
- Tutti gli incontri devono essere ad ingresso libero.
- E’ necessaria una lavagna a fogli mobili (e due pennarelli).
- Il workshop dura 90 minuti.
- Date ed orari vanno concordati insieme ai partners organizzativi in una finestra temporale che va dal 5 dicembre al 25 gennaio 2015.
Chi altro può contribuire?
- Grafici per realizzare locandine, post per fb, infografiche, etc.
- Giornalisti per diffondere date e luoghi degli incontri.
- Persone che dispongono di una sala che contenga almeno 50 posti.
- Amici che coinvolgano le persone che possono apprezzare questa iniziativa.
- Bloggers, presentatori radio, ed esperti nell’uso dei social media, etc. per ampliare il raggio della comunicazione.
- Tu. Sì tu, con una tua soluzione creativa e/o con qualche consiglio pratico e/o mettendomi in contatto con qualcuno che può aiutarci e/o con le conoscenze utili a migliorare l’impatto di questa iniziativa.
Risposte a D.O.C. (Domande Orientate al Contributo)
Ho capito che devono essere coinvolte almeno 50 persone. Cosa succede se ne coinvolgo solo 25 o 35? Ti metti d’accordo con altri amici e/o con i tuoi/nostri partners in grado di contribuire al raggiungimento dell’obiettivo.
Cosa succede se trovo una sala adeguata, ma non posso occuparmi dell’organizzazione? E’ un grande aiuto. Qualcun altro si occuperà di coinvolgere i partecipanti. Grazie.
Sono un coach, counselor, trainer, psicoterapeuta, etc. ed anch’io uso un approccio simile e/o complementare. Posso unirmi e contribuire al progetto? Certo. Le porte sono aperte. Così sarà più interessante e chi partecipa avrà l’opportunità di poter conoscere anche la tua esperienza, skills, etc. Benvenuto/a.
Sono un creativo/a posso aiutarvi in qualche modo? Troviamo il modo. Ti aspetto a braccia aperte : )
Voglio contattarti. Dove sono i tuoi recapiti? Puoi chiamarmi a questi recapiti. Studio 085 4988635, Cell. 349 4978015. Chiama senza formalità o scrivimi qui.